Gentile Dama,
state scadendo sempre più nel ridicolo.
Mi avete accusato di aver derubato una persona, senza aver detto chi avrei derubato, cosa gli avrei derubato, come lo avrei fatto e soprattutto senza riportare uno straccio di prova.
Avete affermato che il popolo ha lasciato Ferrara per causa mia, quando invece nessuno ha compiuto, nè sostenuto, tale cosa.
Avete pubblicamente scritto che non avete fiducia in me, e questo da solo basta a che vi sia revocato il titolo di Principessa. E dopo tutto questo vi meravigliate. Avreste dovuto essere voi, invece, a chiedermi di ritirarlo, visto che non mi riconoscete come Vostro Re!
Continuate ad offendermi, adesso, con la presunta legge ridicola, come Voi la chiamate, e sempre senza spiegarne i contenuti.
E noto con disgusto come, da un lato dichiarate non vi importa che sia stato il Re morente, Vostro marito, a chiamarmi a succedergli al trono. Dall'altra pretendete il trono medesimo in quanto sua vedova.
Siete scandalosamente avida, egoista e indifferente alle regole della convivenza civile, adesso capisco perchè re Amedeo vi ha esclusa dalla successione.
E ribadisco, Voi vantate diritti di successione che non avete.
Alla mia ascesa al trono non esisteva legge di successione, ergo, è reggente legittimo chi prende il trono.
Non esiste legge alcuna sulla ereditarietà, nè tra coniugi nè in altra misura, ergo non avete reditato un bel nulla.
Non avete sufficiente carisma a ricoprire il ruolo di reggente, ergo, non potete materialmente divenirlo.
Non siete abbastanza attiva per esserlo, infatti, non vi siete neppure accorta della morte del vecchio Re Vostro marito.
Siete completamente asservita a chi trama per prendere possesso di Ferrara, e lo dimostrate con le vostre accuse false e strumentali, con la vostra completamente assente mancanza di collaborazione e con il vostro continuo e costante tradimento ai danni della Corona.
Mi rammarico come questa vostra grinta non l'avete tirata fuori per costruire il regno, invece che per offendere chi ci sta provando a farlo. Ed a giudicare dal vostro attaccamento ai presunti diritti di successione, mi viene da pensare che, in fondo, voi aspettavate la morte di Amedeo per poterne prendere il posto.
Purtroppo siete totalmente inaffidabile, infedele ed incapace affinchè possiate ricoprire ruoli nel regno, è per questo che siete stata sollevata dal ruolo di Direttore che conservavate unicamente per studiare gratuitamente.
Nonostante ciò vi ho dato una seconda opportunità sulla quale state sputando. Vi esorto ancora una volta, l'ultima, a ritornare sui vostri passi ed a riscattarvi dalla vostra misera condizione.
E tanto per cominciare fatelo andando a lavorare alla costruzione del mercato a Mantua, così come stiamo facendo noi altri.
E con questa, per quanto mi riguarda, il discorso è chiuso.
Alessandro Borgia Re di Ferrara